5 Novembre 2018

Valutando le prospettive e gli scenari futuri di sviluppo sociale, emerge chiaramente che in tutto il mondo (GLOBAL) si cerca sempre di più di creare un grande sistema di interconnessioni che vede in prima linea le grandi imprese multinazionali, ma in seconda battuta il tessuto imprenditoriale locale (LOCAL).

Questa evoluzione ha notevoli ripercussioni anche nelle micro, nelle piccole e medie imprese italiane, perchè devono ri-collocarsi, all’interno del nuovo sistema GLOCALE (termine che indica la fusione dei concetti di Glogal e Local) , per produrre e quindi proporre prodotti e servizi sempre più innovativi.

Quindi, la “trasformazione digitale più spinta ed evoluta”, ha trovato, trova e troverà anche in Italia, una delle sue massime espressioni nell’ambito produttivo e dei servizi.
In questo senso il progetto “INDUSTRIA 4.0”, favorirà sempre di più lo sviluppo di quello che gli esperti chiamano già a livello internazionale “ECOSISTEMA DIGITALE”.
Entro il 2025, infatti, ogni cittadino europeo avrà la possibilità di connettersi al sistema infrastrutturale disponendo per la navigazione web di almeno 30 Mb per secondo.
Sempre entro il 2025, i consumatori di tutta Europa potranno accedere a Internet Mobile Veloce grazie alla tecnologia 5G. Questa prospettiva è già descritta nella scheda informativa della Commissione europea sull’iniziativa WiFi4EU.
Quindi, l’accesso alla nuova “rete” sarà ultraveloce, presumibilmente garantito ad ogni persona e a costi molto bassi, ovviamente anche nella maggior parte del territorio italiano.

Ma il problema non si manifesta soltanto sulle tecnologie da impiegare: si evidenzia sempre di più sulle nuove competenze trasversali (relazionali – realizzative – gestionali), che servono a tutti per vivere da protagonisti all’interno di questo “NUOVO TIPO DI MONDO”.

Imprenditori, manager, liberi professionisti, lavoratori giovani e meno giovani, pensionati, consumatori, cittadini, umani che abitano il pianeta; tutti, siamo e saremo coinvolti a vario titolo in questo cambiamento epocale. Forse facendo le cose di sempre ma in modo nuovo.

“TRADIZIONE NELL’INNOVAZIONE”, come si dice da tanti anni. Un’opportunità di evolverci nell’Arte di questo “NUOVO SAPER VIVERE”.

Proprio considerando che a schiacciare tasti o a parlare con la macchina, per quello che ci servirà, più o meno, saremo messi tutti nella condizione di diventare “sufficientemente abili”.

Scritto da: Claudio Frasson

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