La quarta rivoluzione industriale coinvolge le imprese in tutte le sue declinazioni. Costringe l’imprenditore a confrontarsi con la ri-definizione di nuovi modelli di business, il management a favorire il cambiamento dell’organizzazione, degli aspetti di processo, tecno-logici e gestionali di prodotto, di servizio.
Costringe anche il marketing e le reti commerciali ad adeguarsi alle nuove formule di contatto promosse dalle nuove regole di mercato. Progettazione, produzione, logistica, distribuzione, assistenza, amministrazione, tutti coinvolti nella necessità di aggiornarsi e adeguarsi a nuovi comportamenti che in molti casi sono e saranno “dirompenti”.
La trasformazione digitale in atto vede proprio la persona quale elemento centrale per il successo di ogni “cambio di paradigma”.
Un passaggio che insiste sulla cultura di ogni singolo individuo ed impegna le famiglie, le imprese e le istituzioni dedite alla formazione, di ogni ordine e grado. E nei giovani, avere già chiaro il significato di tutto questo, può favorire la loro predisposizione a proiettarsi verso alcune interessanti prospettive per il loro futuro.
Continua quindi “LA GRANDE SFIDA”.
Aiutare le persone, con i servizi di Formazione – Consulenza – Coaching, a sviluppare le COMPETENZE TRASVERSALI (soft skills), tanto utili nell’ABILITA’ DI IMPARARE (learn ability). Perché questo è già e sarà sempre di più un fattore basilare per sviluppare i talenti del futuro.
A tale proposito, vedo come molto indicativo, per certi versi promettente, l’abbassamento dell’età media dei partecipanti ai servizi GRUEMP, che, negli ultimi 10 anni, si è spostata dai 38/43 ai 30/38 anni. Sempre con un livello di istruzione che si mantiene, negli ultimi vent’anni, al di sopra della media nazionale.
Nel futuro, il mondo reale e quello virtuale saranno sempre più mescolati. L’uno sosterrà l’altro e viceversa. Può sembrare strano ma anche nel mondo del lavoro la grande sfida è proprio quella di aiutare le persone a comprendere i fenomeni del mercato, ad essere creative, a capire i problemi, a cercare di risolverli e soprattutto a lavorare in gruppo. Ad aiutare le persone, ma soprattutto i giovani, a confrontarsi con la vita reale, senza che rimangano “appicciccati” e “ammaliati” dalla realtà “schermata” che viene loro proposta.
Scritto da: Claudio Frasson