19 Febbraio 2018

Nel modello interpretativo di tipo esclusivamente sistemico, che uso per intervenire a supporto dell’impresa, si trovano spesso le combinazioni di queste 6 componenti per lo sviluppo manageriale:

  • Strategie (che costituiscono la risposta che l’azienda si dà per assicurare la propria continuità e prosperità);
  • Organizzazione (ovvero la struttura che definisce ruoli e responsabilità all’interno di uno schema sufficientemente stabile come descritto nell’organigramma funzionale ai processi);
  • Strumenti operativi (per produrre beni o servizi ma anche per regolare i flussi di lavoro, i sistemi di pianificazione e controllo, i sistemi informativi, i miglioramenti);
  • Collaboratori (le loro capacità lavorative, espresse nelle competenze tecniche e operative ma anche nelle competenze trasversali specifiche, quelle realizzative-relazionali-gestionali; supportate dalle loro motivazioni e dai valori individuali e collettivi);
  • Comportamenti organizzativi (cioè il modo in cui le persone svolgono i vari compiti ed operano all’interno delle attività previste dai processi funzionali ed inter-funzionali);
  • Riconoscimenti (vale a dire i criteri espliciti o impliciti in base ai quali vengono apprezzati o sanzionati i comportamenti delle persone).

I cambiamenti strategici, una volta definiti, sono relativamente veloci da introdurre. Ma i mutamenti organizzativi conseguenti, con le loro specifiche azioni operative, richiedono più tempo per essere attuati. Intrisi come sono di vecchie abitudini che richiedono un adeguamento di conoscenze, capacità e comportamenti, mettono alla prova la capacità delle persone di superare le resistenze al cambiamento.

I cambiamenti strategici hanno anche bisogno di strumenti adeguati e lo sviluppo di professionalità specifiche da parte di tutti i collaboratori, imprenditori e manager compresi.

Può accadere infatti, che anche le migliori strategie introdotte, vengano piano piano “boicottate” dalle persone, magari a causa delle difficoltà di adeguamento ai nuovi comportamenti, soprattutto se vengono imposti.

Questo può avvenire quando i collaboratori non hanno l’idea di come sia necessario agire all’interno dei criteri previsti dall’approccio sistemico. Se ognuno chiude gli steccati del proprio orticello agli altri, si continueranno a coltivare le medesime cose in tutto il terreno.

Scritto da:  Claudio Frasson

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