La sola questione di fare investimenti nella “digitalizzazione” del lavoro, non basta. Bisogna migliorare i processi, le prassi e soprattutto la mentalità delle persone.

I software a disposizione delle aziende per ottimizzare il lavoro hanno raggiunto livelli di evoluzione straordinari. Tra l’altro a costi abbordabili anche dalle piccole e micro imprese. Questo facilita la gestione di ogni attività a patto che ne vengano sfruttate appieno le potenzialità.

La vera “digitalizzazione” dei servizi aziendali non si limita alla dotazione di strumenti innovativi.

 Devono cambiare anche le abitudini comportamentali delle persone che li utilizzano.In rapporto ai processi lavorativi interconnessi nei quali sono inseriti.

Per farlo si devono modificare anche le modalità di pensiero di chiunque utilizzi le tecnologie digitali.

Tutti sono coinvolti in questo tipo di cambiamento che, se gestito bene, dovrebbe valorizzare il modo di lavorare delle persone, la loro esperienza e il loro modo di collaborare.

L’impresa che si “digitalizza”, porta avanti questo tipo di progresso per creare ulteriore evoluzione nei prodotti, nei servizi, nei progetti e nei sistemi.

A mio avviso questo tipo di evoluzione diventa estremamente utile per le micro e le piccole imprese, che possono, imparando a lavorare con sistemi più evoluti, affrontare al meglio la loro sopravvivenza e il loro rilancio.

Scritto da: Claudio Frasson

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