Le PMI verso l’innovazione dell’offerta
Articoli17 Settembre 2018
Le Piccole e Medie Imprese italiane dovranno innovare continuamente l’offerta che fanno. Anche quelle che offrono un particolare prodotto o servizio di loro invenzione, non possono più considerarsi detentrici, per lungo tempo, di un primato tecnologico o commerciale.
Gli imprenditori e i manager delle PMI, nel rivolgere il loro sguardo più in là, è utile che tengano presente anche questi ulteriori punti di vista:
- La separazione dalle abitudini del passato si avvia solo accettando che il cambiamento è già iniziato. Per gestire la complessità attuale, l’originale metafora di un “iceberg che si sta sciogliendo” va abbinata a quella più classica del “battito d’ali di un gabbiano che scatena un uragano”.
- Il futuro richiederà molto più dinamismo e flessibilità cognitive e comportamentali. La conseguenza più evidente del vivere in questa società definita “liquida”, implica il fatto che il concetto di “trasformazione” è probabilmente la “nuova normalità”. L’approccio vincente per gli individui, per i gruppi e per le organizzazioni sarà quello “sistemico”.
- I clienti Italiani, europei, ma anche quelli mondiali, diventeranno consumatori sempre più consapevoli. Le ristrettezze economiche e finanziarie, l’abbondanza di offerta e l’altissimo livello di informazione, metterà tutti nella condizione di fare scelte più mirate per soddisfare i propri bisogni e desideri, quindi più in armonia con le risorse spendibili.
- La clientela accetterà sempre meno di pagare un prezzo iniquo per i beni e i servizi che acquista. Che sia costituita da persone o aziende singole, oppure riunite in gruppi di acquisto, tutti eviteranno di pagare i costi causati da inefficacia e inefficienza della filiera che va dal “produttore al consumatore”, intesa anche come numero degli intermediari commerciali che la sostengono e la promuovono.
Le PMI devono ormai orientarsi sempre di più al mercato, alle richieste del loro cliente diretto e indiretto, costruttore, distributore o consumatore finale che sia.
Scritto da: Claudio Frasson