Tutti dovremmo essere interessati a sviluppare il nostro rapporto con gli altri dal vivo e non solamente attraverso gli strumenti digitali. Mi piace sempre sottolinearlo e quindi lo faccio anche in questa occasione. Desidero veramente ribadire la consapevolezza che ho sul senso limitato della mia comunicazione multimediale, per quanto amplificata.

 “Le Capacità Sociali si sviluppano nel contatto quotidiano umano diretto, in spazi condivisi, sia pubblici che privati: in casa, per strada o nell’ambiente di lavoro, in cui è necessaria un’interazione ragionevole con la gente; insomma, dove si sviluppano interazioni che esigono dialogo, scambio emozionale e comportamentale, negoziazione e apertura”.

L’insigne studioso Zygmunt Bauman, scomparso nel gennaio 2017, lo ha affermato anche nelle sue ultime conferenze.

Il dialogo, specifica ancora il sociologo è: “Insegnare e imparare. L’opposto delle conversazioni ordinarie che ascoltiamo per esempio in molti talk show televisivi in cui le persone si dividono vicendevolmente: tra quelle che ritengono di essere nel giusto e quelle che riteniamo siano nell’errore”.

E aggiunge ancora: “Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio e imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro. A differenza dei seminari accademici, dei dibattiti pubblici o delle chiacchiere partigiane, nel vero dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori. Il dialogo non è un caffè istantaneo, non dà effetti immediati, perché è pazienza, perseveranza, profondità”.

Scritto da: Claudio Frasson

 

 

 

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